INFORMAZIONE: ITALIA DECLASSATA A PAESE SEMILIBERO
L'INTERESSE DEL GOVERNO SPAZIA TRA IDEE INNOVATIVE COME LA VOLONTA' DI INSERIRE IL DIALETTO NELLE SCUOLE E NEI TG REGIONALI E I SEMPRE PIU' FREQUENTI ATTACCHI ALLE ISTITUZIONI CON MINACCE E QUERELE A CHI OSA DIFFONDERE NOTIZIE NON GRADITE AL GOVERNO.
INTANTO MENTRE IL POPOLINO DORME SONNI BEATI GRAZIE AI PSICOTRANQUILLANTI SOMMINISTRATI IN FORMA VISIVA DALLE TV ITALIANE NON PENSANDO ALLA GRAVITA' DELLA CRISI IL RESTO DEL MONDO CI GUARDA CON PREOCCUPAZIONE E L'INFORMAZIONE ITALIANA PASSA DA LIBERA A SEMILIBERA.
BASTA POCO PER RENDERSI CONTO DELLA SITUAZIONE, PROVATE A SPEGNERE LA TV E ACCENDERE IL PC CERCANDO IN QUALSIASI MOTORE DI RICERCA ALLA VOCE "BERLUSCONI - INFORMAZIONE"
Ho trovato nell'etere alcune notizie sul nostro livello d'informazione.
BASTA POCO ... solo la volontà di verità!!
MA FORSE IN ITALIA E' STATO TROVATO IL SIERO CHE L'ANNIENTA
Classifica Libertà di Informazione:
Italia declassata a paese semilibero
Freedom House l'organizzazione fondata da Eleanor Roosevelt declassa l'italia per quanto rigurada la libertà di informazione, da paese libero a semilibero.
"Western Europe boasted the highest level of press freedom although Italy slipped into the partly free category with free speech limited by courts and libel laws and concerns over the concentration of media ownershi."
Siamo l'unico paese dell'Europa occidentale. Le riflessioni sull'argomento sono tante e lontane nel tempo
Solo la politica di oggi tace e serve, il conflitto di interessi è problema serio, destruttura la democrazia allontanando il popolo dai problemi della nazione, dalla cosa pubblica, oscurando la metastasi della corruzione e del malaffare che detta legge in Parlamento poi scrive sul Corriere e manda in onda su Rai Uno.
Non è la prima volta che ungiudizio tanto negativo giunge nei confronti del "bel paese" di Silvio Berlusconi, molto più accentratore\dittatore che statista o premier d'avanguardia .
Eppure uomini e donne, cittadini dì ogni rango, giornalisti magistrati e politici più volte hanno lanciato l'allarme ma la nostra cecità ha trovato radici forti nell'illusionismo mediatico, nel disinteresse generale dalla cosa pubblica, nella noiosità degli argomenti di intesse morale, democratico, nazionale.
"Siamo ben oltre le leggi ad personam e l'assedio alla libera informazione. Siamo all'anno zero della legalità, al deserto dei diritti. È in atto un tale meccanismo di assuefazione che neanche ce ne accorgiamo.... Il diritto all'informazione non è dei giornalisti ma dei cittadini"
Parola di Antonio Ingroia, pm antimafia a Palermo, durante un congresso di sinistra democratica nel giugno 2008.
Anche dall'estero è stata mostrata riluttanza in merito all'anomalia italiana, come dimenticare (dopo averla vista) l'intervista di Wide Angle a Alexander Stille giornalista del New York Times :
"...il controllo sulla televisione si traduce in voti e potere in una misura che dovrebbe far preoccupare chiunque".."Ciò che fa di Berlusconi una figura interessante e importante è che personifica in modo estremo questioni che esistono in ogni democrazia moderna in ogni società inclusa quella americana.Denaro media e potere politico sono strettamente correlati. LUI HA CAPITO MEGLIO DI QUALSIASI ALTRO POLITICO, CHE SE UNA COSA NON APPARE IN TELEVISIONE NON ESISTE.
FONTE - http://www.liberamenteservice.it/_italia_declassata_a_paese_semilibero.html
Libertà di stampa?
L'Italia è al 40° posto, dopo Cile e Corea del Sud
"Reporter Sans Frontières" www.rsf.fr
Reporter sens frontière (Rsf) ha pubblicato la prima classifica mondiale della libertà di stampa e non sono mancate le sorprese. Innanzitutto va rilevato che, pluralismo e libertà nella diffusione delle notizie non sono una prerogativa dei paesi più ricchi e sviluppati. Basti pensare che il Costa Rica precede in classifica gli Stati Uniti e diverse nazioni europee. L'Italia, a causa dell'irrisolto conflitto di interessi del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, si piazza al quarantesimo posto, superata da paesi latinoamericani come Ecuador, Uruguay, Paraguay, Cile ed El Salvador, oltre che da Stati africani come Benin, Sudafrica e Namibia. La maglia nera dei peggiori del gruppo spetta a tre nazioni asiatiche: Corea del Nord, Cina e Myanmar. In fondo alla classifica figurano anche la maggior parte dei paesi arabi, a partire da Libia, Tunisia e Iraq, dove è semplicemente impensabile che un giornale o una testata radiotelevisiva possa criticare il capo dello Stato o l'operato del governo. R.s.f. assegna invece buoni voti ad alcune realtà africane come Benin, Sudafrica, Mali, Namibia e Senegal, tutte collocate nelle prime cinquanta posizioni e in condizione di vantare una reale libertà di stampa. I peggiori nell'Africa nera risultano essere Eritrea (132ma), Zimbawe (123mo), Guinea Equatoriale (117ma), Mauritania (115ma) e dal 109mo al 105mo posto, Liberia, Rwanda, Etiopia e Sudan. (Reporters sens frontiéres).
Posizione Paese Note
1 Finlandia 0,50
- Islanda 0,50
- Norvegia 0,50
- Paesi Bassi 0,50
5 Canada 0,75
6 Irlanda 1,00
7 Germania 1,50
- Portogallo 1,50
- Suecia 1,50
10 Danimarca 3,00
11 Francia 3,25
12 Australia 3,50
- Belgio 3,50
14 Slovenia 4,00
15 Costa Rica 4,25
- Svizzera 4,25
17 Stati Uniti 4,75
18 Hong Kong 4,83
19 Grecia 5,00
20 Equador 5,50
21 Benin 6,00
- Inghilterra 6,00
- Uruguay 6,00
24 Cile 6,50
- Ungheria 6,50
26 Africa del Sud 7,50
- Austria 7,50
- Giappone 7,50
29 Spagna 7,75
- Polonia 7,75
31 Namibia 8,00
32 Paraguay 8,50
33 Croazia 8,75
- El Salvador 8,75
35 Taiwan 9,00
36 Mauricio 9,50
- Perú 9,50
38 Bulgaria 9,75
39 Corea del Sud 10,50
40 Italia 11,00
41 Repubblica Ceca 11,25
42 Argentina 12,00
43 Bosnia-Erzegovina 12,50
- Mali 12,50
45 Romania 13,25
46 Capo Verde 13,75
47 Senegal 14,00
48 Bolivia 14,50
49 Nigeria 15,50
- Panama 15,50
51 Sri Lanka 15,75
52 Uganda 17,00
53 Niger 18,50
54 Brasile 18,75
55 Costa de Marfil 19,00
56 Libano 19,67
57 Indonesia 20,00
58 Comoras 20,50
- Gabon 20,50
60 Yugoslavia 20,75
- Seychelles 20,75
62 Tanzania 21,25
63 Repubblica africana 21,50
64 Gambia 22,50
65 Madagascar 22,75
- Tailandia 22,75
67 Bahrein 23,00
- Ghana 23,00
69 Congo 23,17
70 Mozambico 23,50
Posizione Paese Note
71 Cambogia 24,25
72 Burundi 24,50
- Mongolia 24,50
- Sierra Leone 24,50
75 Kenya 24,75
- Messico 24,75
77 Venezuela 25,00
78 Kuwait 25,50
79 Guinea 26,00
80 India 26,50
81 Zambia 26,75
82 Palestina 27,00
83 Guatemala 27,25
84 Malaui 27,67
85 Burkina Faso 27,75
86 Tayikistán 28,25
87 Chad 28,75
88 Camerun 28,83
89 Marruecos 29,00
- Filippine 29,00
- Suazilandia 29,00
92 Israele 30,00
93 Angola 30,17
94 Guinea-Bissau 30,25
95 Algeria 31,00
96 Yibuti 31,25
97 Togo 31,50
98 Kirguizistán 31,75
99 Giordania 33,50
- Turchia 33,50
101 Azerbaiyán 34,50
- Egitto 34,50
103 Yemen 34,75
104 Afghanistan 35,50
105 Sudan 36,00
106 Haiti 36,50
107 Etiopia 37,50
- Ruanda 37,50
109 Liberia 37,75
110 Malesia 37,83
111 Brunei 38,00
112 Ucraina 40,00
113 Repubblica Congo 40,75
114 Colombia 40,83
115 Mauritania 41,33
116 Kazajistán 42,00
117 Guinea Ecuatoriale 42,75
118 Bangladesh 43,75
119 Pakistan 44,67
120 Uzbekistán 45,00
121 Russia 48,00
122 Iran 48,25
- Zimbawe 48,25
124 Bielorrusia 52,17
125 Arabia Saudita 62,50
126 Siria 62,83
127 Nepal 63,00
128 Túnez 67,75
129 Libia 72,50
130 Iraq 79,00
131 Vietnam 81,25
132 Eritrea 83,67
133 Laos 89,00
134 Cuba 90,25
135 Buthan 90,75
136 Turkmenistán 91,50
137 Birmania 96,83
138 Cina 97,00
139 Corea del Nord 97,50
FONTE - www.disinformazione.it